"On n'est pas dans le futurisme, mais dans un drame bourgeois ou un thriller atmosphérique"
Nell'immensa agitazione ingenerata in tutto il mondo civile dalla rivoluzione francese del 1789, rinveniamo la prima sorgente dei moti italiani. Sopra ogni altro paese d'Europa, la patria nostra doveva da quella commozione essere profondamente scossa; imperocchè ivi gli ingegni erano più sottili e svegliati, la civiltà più antica, i grandi scrittori più numerosi, e più vive da un lato le gloriose memorie del vivere libero, dall'altro le dolorose vestigia dell'ignominiosa schiavitù patita da circa tre secoli, cioè dal giorno in cui Carlo V, corso alla chiamata di Clemente VII, soffocava quella libertà che aveva vita in Firenze, e ribadiva le catene apprestate dalla tirannide forest...
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