Dans ce recueil de 13 nouvelles, la jeune autrice mexicaine frappe fort mais juste
Originario di Tolosa ma attivo principalmente in Italia settentrionale nella prima metà del XIII secolo, Guilhem Figueira (BdT 217) è un trovatore particolarmente rappresentativo del clima storico-culturale di ambienti molto diversi tra loro: il tolosano all'epoca della crociata albigese, l'Italia delle corti e della diaspora di poeti e intellettuali e la cerchia trobadorica federiciana. Letterariamente è in dialogo costante coi trovatori del passato (Guglielmo IX, Marcabru) e coi contemporanei (Aimeric de Peguilhan, Peire Cardenal). La monografia a lui dedicata si articola in tre parti. Lo studio introduttivo comprende una messa a punto della tradizione manoscritta, con aggiornamento del testimoniale rispetto all'edizione Levy (1880), e una ricostruzione dello scarno quadro biografico sulla base della vida (anch'essa oggetto di edizione e commento) e dei dati desumibili dai componimenti con attenzione particolare all'analisi tematica, metrica, linguistica e stilistica dei testi. Segue l'edizione critica del corpus, composto soprattutto da sirventesi e coblas satiriche: per ciascuna delle undici poesie edite si fornisce uno studio testuale, una traduzione italiana e un commento. Completano il volume un glossario integrale e la bibliografia.
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