"On n'est pas dans le futurisme, mais dans un drame bourgeois ou un thriller atmosphérique"
Quando abbiamo scritto la storia di Artan avevamo in mente una situazione ed un momento storico particolari, l'America del nord colonizzata dagli inglesi e gli indiani che si ritrovano il loro territorio invaso da stranieri più forti e senza onore. Volevamo ricreare una situazione analoga dove però gli indiani, oltre a ribellarsi, riescono a trovare il modo di controbattere il nemico invasore.
Da qui siamo partiti per creare Artan. La storia è ambientata in un lontano futuro (o lontano passato), su di un sistema solare attorno a cui ruotano due pianeti abitabili: Artan e Barsec.
Barsec si trova su di un'orbita più esterna rispetto ad Artan sul quale vive un popolo, i barsechiani. Su Artan invece vivono due civiltà agli antipodi: gli artakiani, un popolo alto e forte, che da tempo vive su questo pianeta con umiltà, rispettando ciò che li circonda; e gli artaniani, coloni barsechiani, insediatasi sul pianeta circa 500 anni prima. La storia però è incentrata su Ellah, ragazza barsechiana che arriva su Artan per lavorare, e sui suoi amici, Barke (il suo tutore), Jarik (un ragazzo che arriverà a volergli molto bene), Leika (la donna che Barke ama), Tlok e sua moglie Tillia (due artakiani che appoggeranno la causa di Ellah). Tutti insieme vivranno le incredibili avventure che si presenteranno nel prossimo futuro; futuro che metterà in gioco la stabilità del pianeta Artan e dei suoi abitanti.
Nel proseguo della storia impareremo a conoscere non solo i personaggi ma anche il mondo in cui vivono e che li plasma.
Artan non è un fumetto di fantascienza, ma neanche fantasy. La sua storia non vuole parlare di buchi neri o di maghi e orchi, noi crediamo di aver fatto un fumetto che, aldilà degli scenari, è incentrato sull'amicizia, sull'amore e sui valori umani (o artaniani per meglio dire), perché in fondo è questo l'essenziale della vita.
La tecnologia è quasi un'aggiunta fastidiosa che pian piano si eliminerà, lasciando un mondo in cui solo i principi di lealtà e di forza d'animo hanno senso. Per questo anche le armi si trasformano e diventano primitive e meno letali, ma legate a chi li usa con coraggio e con scopo nobile.
Non abbiamo voluto inserire cattivi o buoni, eroi e malvagi, ma solo persone che a seconda delle situazioni possono cambiare e adattarsi. Come in molte altre cose nella vita il limite alle volte diventa sottile e facilmente percorribile in entrambi i sensi.
Con il tempo su Artan arriveranno a contare solo gli scopi e i valori interpersonali, che spingeranno un piccolo gruppo di persone a cambiare il futuro di un pianeta e di tre popoli. Questo mondo ci ha appassionati e speriamo di potervi trasmettere le stesse emozioni che ci ha suscitato realizzandolo.
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