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Luca Fieschi (Genova, 1275 - Avignone, 1336), nato nel capoluogo ligure dalla potente famiglia dei conti di Lavagna, viene promosso da Bonifacio VIII cardinale diacono di Santa Maria in Via Lata nel 1300. Fedele al 'partito' curiale lungo tutto il suo cardinalato, Luca Fieschi mantiene un forte prestigio anche con il trasferimento della sede papale ad Avignone: nel 1312 incorona Enrico VII imperatore in Laterano, nel 1313 favorisce la presa del potere dei guelfi a Genova; nel 1317 Giovanni XXII gli affida una legazione in Inghilterra e, nel 1331, la canonizzazione di sant'Ivo.
Questo volume costituisce il primo studio organico sulla sua figura di curiale, di mecenate e di collezionista, quale è testimoniata dal suo Testamento e dal suo ricchissimo Inventario, come dalla chiesa di Santa Maria in Via Lata e dalla Tomba, erette a Genova come culmine di un disegno egemonico e familiare, politico-ideologico e personale, che coinvolge tanto la Cattedrale e le sue più venerate reliquie - dal Sacro Catino alle ceneri del Battista - quanto la stessa presenza della sua potente famiglia in città.
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