"On n'est pas dans le futurisme, mais dans un drame bourgeois ou un thriller atmosphérique"
La Bataille Loquifer, chanson de geste in décasyllabes rimati ascrivibile ai primi anni del XIII secolo, appartiene al ciclo di Guillaume d'Orange e, insieme al Couronnement Louis, Prise d'Orange, Charroi de Nimes, Aliscans e infine Moniage Rainouart, ne compone il nucleo fondante. L'opera, conservata da dieci manoscritti completi (tutti ciclici) più un frammento della biblioteca di Lisbona, è esponente del gusto tipico dell'«epopea media», che vede la sua affermazione proprio in quegli anni, in cui la presenza del meraviglioso di origine cristiana e soprattutto magica acquista un'importanza sempre maggiore. La canzone racconta delle vicissitudini del gigante Renouart, dopo il suo esordio giovanile sul campo di battaglia di Aliscans, contro i saraceni, del duello con il loro temibile paladino Loquifer - gigante egli stesso - , del suo soggiorno sull'isola di Avalon, dove concepirà un figlio con la fata Morgana e infine il rocambolesco ritorno in terra cristiana. Il presente volume propone la prima edizione propriamente critica della chanson de geste. L'analisi codicologica e ecdotica ivi condotte forniscono una descrizione dettagliata della tradizione manoscritta del testo e delle sue fasi di elaborazione; inoltre lo studio linguistico, con la speciale attenzione dedicata all'analisi di tipo lessicologico, permette di precisare la lingua dell'autore dell'opera, definendo in maniera più dettagliata la collocazione diatopica e diacronica della Bataille Loquifer.
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