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«Desidero, a proposito del mio canto, che sia apprezzato e ascoltato in Provenza, perché so bene che piace alle donne». Così Pons de la Guardia, cavalieretrovatore catalano del XII secolo al seguito del re Alfonso II d'Aragona, si esprime a proposito del pubblico privilegiato delle sue canzoni. Da cavaliere cadetto con la passione per la poesia, Pons si inserisce infatti nel progetto politico-culturale del sovrano catalano che, investito del titolo di conte di Provenza, mirava ad accaparrarsi le simpatie dei signori occitanici anche attraverso le armi del trobar. La presente monografia ricostruisce il profilo storico-letterario del trovatore Pons de la Guardia su basi documentarie (con qualche nuova acquisizione) e offre un'edizione critica con commento e traduzione italiana delle sue otto canzoni d'amore. Ne emerge la figura di un cavaliere feudale ben inserito sia nei negozi politici della Corona d'Aragona, sia nei negozi affaristici della propria famiglia, rappresentante della piccola nobiltà delle castellanie della Catalogna settentrionale. Dal punto di vista poetico Pons si segnala per l'elegante stile leu delle proprie canzoni in cui riecheggiano gli stilemi dei grandi maestri occitanici del genere (soprattutto Bernart de Ventadorn e Arnaut de Maruelh). Completa il volume un glossario integrale.
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