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Paolo Mantegazza è il padre dell'antropologia moderna, fondatore del primo museo di antropologia in Europa (Firenze) e pioniere negli studi sull'igiene, sulla fisiologia e sull'uso delle droghe. Leggendo le pagine di Mantegazza, si scopre l'estrema modernità del suo pensiero politico e sociale, oltre alla sua vocazione di divulgatore culturale e della scienza (cosa che lo portò a scontrarsi duramente con il Sant'Uffizio). Il volume propone una serie di saggi di specialisti di Mantegazza e storici, che hanno così voluto realizzare un quadro storico, politico e letterario attorno alla figura del grande pensatore.
La prima parte è dedicata a Mantegazza antropologo e viaggiatore (in Sudamerica e nel Nord dell'Europa) e alla sua attività scientifica e letteraria, con gli studi sulle sostanze stupefacenti e il romanzo utopistico L'Anno 3000 (il cui intreccio, sotto certi aspetti, non è poi così lontano dalla realtà odierna). La seconda parte propone una riflessione su Mantegazza politico e sulla sua relazione con la Sardegna, avendo fatto parte della Commissione parlamentare d'inchiesta del 1869 (insieme a Quintino Sella) con lo scopo di analizzare e studiare la realtà sarda.
Paolo Mantegazza, poliedrico, eclettico, moderno ed estremamente provocatore: gli studiosi qui riuniti sono riusciti a tracciarne un profilo ben definito e molto ricco.
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