Caraïbes, 1492. "Ce sont ceux qui ont posé le pied sur ces terres qui ont amené la barbarie, la torture, la cruauté, la destruction des lieux, la mort..."
San Francesco ci fa dolcemente capire che i diritti universali non hanno gerarchia, purché seguano la linea della misericordia, della povertà, della penitenza e dell'amore per Dio e per il Creato.
Ci dice di trasformare soprattutto noi stessi, per cambiare il mondo, attraverso una rivoluzione interiore, fondata sulla parola di Dio. E ciò prima della rivoluzione scientifica, sempre più pericolosamente invadente, e allontanando in ogni nostro atto la materiale quantificazione della vita. Occorre insomma un nuovo equilibrio che parta dall'uomo, dal suo animo, dal suo essere, dal suo cuore. Il «ribelle» Francesco è l'uomo più mansueto della storia, sulla scia del «progetto evangelico di Cristo» (Enzo Fortunato) Rileggiamo i testi del Poverello di Assisi, per ritrovare anche noi la via del Signore: quella della fede, della Parola, della misericordia, dell'azzurro del cielo stellato così a lui caro. Diventeremo anche noi più buoni, e forse un po' come Lui.
Con questo Dialogo con San Francesco, ho voluto contribuire a rileggere la grandezza del messaggio del Poverello di Assisi. Da poeta in dialogo con uno dei più grandi poeti universali, che proclama «la poesia della vita» (Davide Rondoni).
Tutto è apparso di sconvolgente attualità. Nel mondo della velocità e della globalizzazione, allorché i valori dell'Occidente sembrano ineluttabilmente in declino, nella crisi ambientale, agricola, economica, finanziaria, politica, sanitaria e psicologica, con una mitezza dolcissima, San Francesco ci indica le vie da seguire, per salvarci: essere al servizio di sorella Terra, essere al servizio dell'uomo, essere al servizio della persona, riscoprire e attuare i valori universali della verità, della giustizia, della libertà, dell'amore, della bellezza, del rispetto per l'altro.
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Caraïbes, 1492. "Ce sont ceux qui ont posé le pied sur ces terres qui ont amené la barbarie, la torture, la cruauté, la destruction des lieux, la mort..."
Chacune des deux demeures dont il sera question est représentée dans le sablier et le lecteur sait d'entrée de jeu qu'il faudra retourner le livre pour découvrir la vérité. Pour comprendre l'enquête menée en 1939, on a besoin de se référer aux indices présents dans la première histoire... un véritable puzzle, d'un incroyable tour de force
Sanche, chanteur du groupe Planète Bolingo, a pris la plume pour raconter son expérience en tant qu’humanitaire...
Des incontournables et des révélations viendront s'ajouter à cette liste au fil des semaines !